La città di Mulazzo
Il territorio dei Comune di Mulazzo si estende per 62,64 kmq nell'alta Lunigiana, in zona montagnosa, e
precisamente su uno sperone del Monte Cornoviglio. Ebbe origine come centro
signorile. Fin dal XII secolo possesso del ramo minore dei Malaspina, quello
cosiddetto dello Spino Secco, Mulazzo divenne nel 1221 capoluogo di un'area
signorile comprendente le terre sulla sinistra del Magra. Di Franceschino
Malaspina e della sua piccola ma vivace corte fu quasi certamente ospite
l'esule Dante Alighieri, che a nome del marchese negoziò con successo la
pace con il vescovo di Luni. Il soggiorno
nell'impressionante scenario |
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naturale del piccolo centro dovette
suscitare nel poeta fiorentino profonde suggestioni, delle quali possiamo
riconoscere l'eco in alcuni versi della Commedia. Nel 1406 il marchese Azzone allargò i confini territoriali
acquistando alcune pertinenze dei Campofregoso di Sarzana; alla sua morte,
tuttavia, l'eredità fu suddivisa fra i inoltre figli e le vicende dinastiche
della generazione successiva contribuirono a ridurre ancor più la superficie
del dominio, che nel XVI secolo gravitava ormai decisamente nell'orbita
politica di Firenze. L'ultimo marchese fu Azzo Giacinto III, un nobile
progressista che accolse l'esercito napoleonico innalzando il tricolore
sulla torre del castello. La sorte del piccolo stato era comunque segnata:
incluso nella repubblica cisalpina e poi nel regno italico, nel 1815 fu
assegnato a Maria Beatrice d'Este, che a sua volta lo cedette al figlio
Francesco IV di Modena, sotto il quale rimase fino al 1859. Nel corso
dell'ultimo conflitto, come tutti i comuni della Lunigiana, visse giorni
tragici e partecipò attivamente con i propri partigiani alla lotta di
Liberazione. La natura del territorio, quasi tutta alpestre, limitava le
risorse economiche del passato ai prodotti del bosco (numerose erano le
selve di castagni), alla pastorizia e alla coltivazione della vite. Oggi
l'agricoltura, che costituisce l'occupazione di meno di un decimo della
popolazione attiva, annovera ancora tra i suoi prodotti principali le olive
e soprattutto l'uva, mentre fra i diversi tipi di allevamento praticati
mantiene una certa consistenza l'avicoltura. Accanto alle attività
industriali, che contano principalmente sulla presenza di un'azienda che
produce macchine per il trattamento del marmo, di laboratori per la
lavorazione del legno e su imprese edilizie, si è consolidata la vocazione
turistica. Un'importante tradizione di Mulazzo è quella libraria: da qui, e
in particolare dalla frazione di Montereggio, partirono nel secolo scorso
quegli ambulanti che, pur non sapendo leggere, cominciarono a vendere libri,
disperdendosi in Italia e all'estero; qui, in tempi più recenti, è nato il
prestigioso "Premio Bancarel la".4 Nel 1991 Mulazzo conta 2.632 abitanti,
con una densità di 42 unità per kmq. Salita da 1.886 unità nel 1830 a 4.931
nel 1881, la popolazione del comune è andata rapidamente decrescendo a
partire dal secondo dopoguerra: da 4.969 abitanti nel 1936 si è passati a
4.666 nel 1951, 3.887 nel 1961, 3.050 nel 1971 e 2.900 nel 1981.
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